“Ho sbagliato. Ma il mio non è razzismo. Chiedete a chiunque in quartiere, quasi tutti hanno avuto un furto in casa. È normale che la gente sia esasperata, anche se non si può giustificare quello che è successo alle baracche dei rom, dove c’erano donne e bambini. Quando sono uscita dal garage (il luogo dove Sandra aveva passato il pomeriggio di giovedì insieme al fidanzato, di tre anni più grande, ndr) e ho incontrato mio fratello c’erano due ragazzi del campo in lontananza che scappavano. Io li ho visti, anche lui li ha visti, una parte della mia bugia è nata così”.
Allora la domanda è: se non è razzismo, che cosa è? Vorrei una spiegazione chiara, precisa e puntuale, please.
Il vero problema è che ormai, certe cose ci sono entrate sottopelle, non sono nemmeno frutto di un atto consapevole, e sono ritenute “normali” quando in realtà sono aberranti.
Aggiungiamoci pure la storiaccia di Firenze e rispondete a una domanda: possiamo ancora considerarci (se mai lo siamo stati) un paese non razzista?
(fonte)
Come no, l’Italia è un paese per il 99% razzista. E il razzismo sta in gran parte proprio nel fatto che la gente se la prende con gli stranieri, con i rom, con gli immigrati, con chiunque insomma, dicendo che “Non è razzismo, siamo solo esasperati”. E ci credono anche.