Panoramica di fine stagione – Parte 1

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La stagione televisiva si sta concludendo e mi pare il caso di fare un piccolo punto della situazione. Cominciamo con un po’ di serie che hanno concluso la loro corsa per quest’anno.

Life Unexpected: iniziamo con una piacevolissima novità di CW, la migliore novità della stagione dopo Glee. Avevo letto il plot di questa serie e mi aveva incuriosito, così ho deciso di darle una possibilità. Mi sono trovato davanti a una serie frizzante e delicata, con personaggi piacevoli e un paio di idee non banali. Il paragone che fanno tutti è con Gilmore Girls, e secondo me ci può tranquillamente stare, almeno per ora. Sono molto contento che sia stata rinnovata. Voto: 7,5

V: la pausa di quattro mesi dopo le prime quattro puntate è stata un po’ una follia dal punto di vista della programmazione, ma la serie, forse, ne ha guadagnato. Una buna dose di azione, abbastanza suspense  per farti venire voglia di vedere la puntata successiva e una Morena Baccarin inquietante e perfetta nel ruolo del capo degli alieni. Peccato per gli effetti speciali un po’ smaccati e per la mancanza di lucertoloni (per ora). Non è una serie fondamentale o un capolavoro ma non sono d’accordo con Rrobe: è una visione piacevole. Voto: 7

The Vampire Diaries: è partita meglio di come è finita. La mano di Kevin Williamson si vede sempre, ma il ritmo è calato e in molti casi la noia ha avuto il sopravvento. Troppe trame, con i personaggi che cambiano carattere, alleanze e amicizie troppe volte. Anche il cliffhanger di fine stagione non mi ha lasciato con il fiato sospeso. E, alla lunga, credere che il protagonista sia un liceale è davvero difficile (non perché sia un vampiro, ma perché ha la faccia di un tretacinquenne). Nota positiva: Ian Somerhalder ottimo nel suo ruolo. Devo decidere se proseguire. Voto: 6 –

Fringe: ho una sola paura riguardo a questa serie: temo che possa svaccare come Alias, la precedente creatura di J.J. Abrams. Perché questa seconda stagione ha ingranato la marcia giusta, soprattutto nelle puntate legate in modo più stretto alla trama principale (tanto per rimanere fedeli alla somiglianza con X-FIles). Trama principale che è gestita bene, solida e appassionante, con un colpo di scena finale forse un po’ telefonato ma ottimamente gestito. Visto che tanto adesso inizierà il giochino di trovare l’erede di Lost, io dico Fringe. Ha tutte le potenzialità e ha anche iniziato a dimostrarle. Speriamo che continui così. Voto: 8

Boris: signori, il capolavoro. La terza stagione alza ulteriormente il tiro, e continua colpire il bersaglio in pieno. La satira è feroce, le scelte di trama non sono banali, i personaggi sono approfonditi e c’è il mito in persona, René Ferretti ormai protagonista assoluto. Menzione d’onore per le ultime due puntate che sono tra le cose migliori che abbia mai visto in assoluto. Questa serie vale quasi da sola l’abbonamento a Sky. Voto: 9

(grazie a itasa per l’immagine)

continua…

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