Baciami ancora: una recensione?

Ieri sera mi è capitato di vedere Baciami ancora di Gabriele Muccino. L’ultimo Bacio (film di cui questo è il seguito) mi era piaciuto discretamente, soprattutto per la qualità tecnica, più che per la storia. Nell’originale c’erano alcune implicazioni conservatrici nei personaggi che  mi avevano letteralmente messo i brividi, ma tant’è.

Comunque. L’idea che mi sono fatto di questo film è molto semplice: Muccino ha girato (non so se e quanto consapevolmente) un film comico, non drammatico. In tutto il film le situazioni, i tempi e spesso anche le battute sono esattamente quelli. La cosa è evidente se si prende la scena in cui Favino rifà Lino Banfi in maniera assolutamente perfetta (manca solo che dica “Madonna dell’Incoroneta”). E, se visto in quest’ottica, Baciami ancora guadagna  uno strato di profondità che è del tutto assente in una visione “normale”.

Altri appunti sparsi: Vittoria Puccini è bella la metà e brava un quinto rispetto a  Giovanna Mezzogiorno. Le due scene di sclero sono emblematiche (e un po’ impietose).

Per quasi tutto il film Giorgio Pasotti recita come se fosse Stefano Accorsi.

Ogni volta che si vedeva un attore correre, mi aspettavo che arrivasse in un modo o nell’altro al Mamiani.

Mia moglie ha decodificato come Muccino faccia recitare i suoi attori (fermo restando che per me è l’unico che è riuscito a far recitare Monica Bellucci – ma non ho visto Malena): li fa parlare come parla lui. Che è sempre meglio di come parlava il fratello.

P.S.: l’immagine è un omaggio a Lino Banksy, artista di streda ed è solo vagamente collegata al contenuto del post.

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