Una delle prima immagini di Bruce Springsteen che mi ricordi risale al concerto dello Stadio Flaminio nel 1988, il primo dei sette concerti che finora ho visto del Boss (e spero che questo numero continui a crescere). Sono passate quasi quattro ore dall’inizio: noi sul prato siamo a pezzi, Bruce continua a fare le capriole. E accanto a lui, un gigante nero il cui bicipite è più grande del sassofono che suona. All’epoca non sapevo chi fosse Clarence Clemons, ma da allora il suo suono è parte del mio bagaglio musicale.
Oggi Clarence se ne è andato. E io so due cose: la prima è che il suono della E Street Band non sarà più lo stesso di prima. La seconda è che il suono della E Street Band rimarrà per sempre, anche (forse soprattutto) grazie al sax di Big Man.